Giro di vite per le auto con targa estera

Il nuovo decreto sicurezza impedisce a chi risiede in Italia di guidare un’auto immatricolata all’estero

Il numero esatto non si sa, i sistemi informatici del ministero dei Trasporti, infatti, non può disntinguere le “normali” normalizzazione, per esempio di auto acquistate all’estero da commercianti italiani, da quelle provocate dal cosiddetto decreto sicurezza, il provvedimento che dal 4 dicembre 2018 vieta a persone residenti nel nostro paese da più di 60 giorni la guida di vetture con targa estera. In totale le auto nazionalizzate tra il 4 dicembre e il 31 gennaio sono state quasi 28 mila, il 20% in più rispetto a un anno prima. Ma, come dicevamo, è impossibile verificare quanto abbiano inciso le richieste di sanatoria. E, in ogni caso, questo numero non può descrivere completamente il fenomeno. Un contro, infatti, sono le nazionalizzazioni, atra cosa sono le domande presentate. Giù, perchè, con l’entrata in vigore del decreto sicurezza, queste ultime sono letteralmente esplose, mandando in crisi molti uffici provinciali della motorizzazione civile. In quelli più grandi, Roma e Milano, l’arretrato seppur in calo è ancora di 30 giorni. Questo vuol dire che moltissime pratiche sono ancora in sospeso (così chi ha consegnato targhe e carta di circolazione originali gira, al momento, con documenti provvisori).

712 € SANZIONE per chi risiede in Italia da più di 60 giorni e guida una macchina con targa estera. Chi paga entro 5 giorni ha la possibilità di limitare l’esborso a 498,40 euro

Duemila a Roma e Milano

Ovviamente dagli uffici provinciali della Motorizzazione non trapela nulla. Risulta però che a Roma siano state presentate fino all’11 febbraio “alcune migliaia di domande”. A Milano sarebbero più di mille e altrettante sono sparse tra Emilia Romagna e Veneto. Una valanga di richeiste che in alcuni casi ha costretto i responsaibli degli uffici ad aprire sportelli ad hoc e a dirottare personale che normalmente si occupa di altre funzioni a gestire le richieste. Nonostante ciò, le code, durante le ore di apertura degli sportelli, sono diminuite rispetto ai picchi registrati a dicembre e gennaio ma non sono sparite. Anche perchè chi è stato sanzionato per “guida di veicolo estero da parte di residente in Italia” ha comunque 180gg di tempo per immatricolarlo nel nostro paese oppure per convurlo in quello di origine con foglio di via, rilasciato anchesso dalla Motorizzazione.

+20% INCREMENTO medio delle nazionalizzazioni di auto targate all’estero tra il 4 dicembre 2018, entrata in vigore della legge, e il 31 gennaio 2019

I numeri reali

A proposito dei fogli di via: per il momento sono veramente pochi. A livello nazionale il dato non è ancora disponibile, mentre tra Roma e Milano si tratta complessivamente di poche decine di casi. Insomma, quasi tutte le macchine estere che fino a poco tempo fa circolavano stabilmente in Italnia, spesso con il solo scopo di eludere tasse e multe, restano dentro i confini. Ma con targa italiana. Vuol dire che i rispettivi proprietari pagheranno, finalmente, la tassa automobilistica e quella sull’Rc, rispetivamente alla Regione e alla Provincia di residenza. Per i comandi di Polizia, inoltre sarà semplice risalire al proprietario tramite i registri nazionali (cosa decisamente più complicata per vetture con targa estera) ed eventualmente, in caso di mancato pagmaento, aggredire beni mobili e immobili di proprietà del trasgressore. Per quanto riguarda le multe, infine, si sa che i Carabinieri nel solo mese di dicembre ne hanno elevate 452 (il dato di gennaio non è ancora disponibile). La Polizia stradale, invece, non è stata in grado di fornire alcun dato. A livello locare, tra il 4 dicembre e il 31 gennaio, la Municipale di Roma ha sanzionato 79 persone, a Firenze i verbali sono stati 32, a Bologna 14, a Napoli 8, a Bari 4 mentre nessun verbale è stato elevato a Palermo. A Milano il nucleo radiomobile ne ha compilati 9 mentre sono ancora ignoti i nmeri dei comandi di zona.

Pacchia finita

Pare proprio di si. Seppur con un numero ancora risibile di controlli, e di contravvenzioni, questa nuova legge dovrebbe mettere un freno a quella pratica, molto in uso, con cui cittadini residenti in Italia circolavano con auto con targa straniera, non fanno eccezione le vetture di noleggiatori stranieri, consentendo non solo un maggior controllo su chi e cosa circola nel nostro paese ma soprattutto un maggior gettito fiscale e un abbattimento dell’elusione delle imposte.

 

Maggiori dettagli a questo link

Tratto da Quattroruote numero 763