SMART FORTWO Eq 60 KW Passion
- SENZA ANTICIPO DA
- 335 €
- CON ANTICIPO € 1.900 DA
- 295 €
SERVIZI INCLUSI
- Immatricolazione e messa su strada
- Manutenzione ordinaria (tagliandi)
- Manutenzione straordinaria (guasti)
- Soccorso stradale 24/7
- Assicurazione RCA
- Assicurazione furto e incendio
- Limitazione danni – kasko
- PAI – Assicurazione del conducente
- Servizio telematica
L’automobile, semplicemente denominata SMART (sarà conosciuta come Fortwo solo a partire dal 2003), è una macchina di appena due metri e mezzo, senza cofano anteriore, con pannelli di policarbonato facilmente removibili e sostituibili, in modo da personalizzare facilmente la propria auto, e la cellula Tridion a vista.
All’interno, due grandi sedili, molti elementi di forma rotonda (come le bocchette dell’aria condizionata, orologio e contagiri), plancia di ottima qualità, e un bagagliaio discreto, ricavato nello spazio tra i sedili e il portellone. Il motore (al lancio, un 600 cm³ tricilindrico turbo a benzina) è alloggiato sotto il bagagliaio, la trazione è affidata alle ruote posteriori.
La dotazione di base è molto completa, con ABS, climatizzatore, cambio automatico e alzacristalli elettrico. Optional il servosterzo elettrico, la vernice metallizzata. Il prezzo di lancio, in Italia, è superiore ai 18 000 000 di lire.
Nel frattempo, viene fondata la MCC come azienda produttrice della piccola due posti, e alcuni mesi dopo gli accordi tra Mercedes-Benz e Swatch saltano. MCC acquista la quota azionaria della Swatch e diventa così l’unica proprietaria della smart.
Per problemi di stabilità del veicolo, e a seguito del caso della Mercedes-Benz Classe A, nel 1998 la smart viene fornita di un controllo della stabilità simile all’ESP, ma meno sofisticato (Trust e modificato dopo pochi mesi in Trust Plus, a partire dal 2003 la fortwo monta il sistema ESP) e nel 1999 la citycar viene fornita di un motore turbodiesel common rail di 800 cm³ da 41 cavalli. Viene presentata la versione cabriolet e i prezzi vengono ridotti per far fronte a un sensibile calo di vendite.
Nel 2000 vengono annunciate delle novità della piccola casa: una smart con quattro posti e cinque porte e una roadster. Entrambe nasceranno pochi anni dopo. Nel corso dello stesso anno, la smart supera il crash test EuroNCAP: tre stelle su cinque.
L’ampliamento della gamma
Nel 2002 entra in gamma, per la piccola due posti, un nuovo motore a benzina, sempre tricilindrico, di 698 cm³ con turbocompressore, più affidabile del precedente motore da 600 cm³, il quale tendeva a durare poche decine di migliaia di chilometri.
L’anno successivo arriva la Smart Roadster, una city car con vocazione sportiva, che condivide della due posti buona parte della meccanica. È declinata in due versioni, Roadster e Coupé. Vengono presentati, nel frattempo, i primi studi della smart a quattro posti.
La Smart Forfour (“per quattro”), sviluppata sul pianale della Mitsubishi Colt, con schema motore e trazione anteriore, viene presentata nel 2004. Lunga 3,75 m, offre motori benzina da 1,1 (tre cilindri), 1,3 e 1,5 l (quattro cilindri), turbodiesel da 1,5 litri a tre cilindri. La classica auto con due posti prende il nome di fortwo (“per due”), e il brand MCC sparisce, lasciando il posto al nome SMART.
Inizialmente, essa doveva nascere su base Fiat: le due case stavano iniziando un accordo di collaborazione, che non andò mai in porto. Fu realizzato, dal designer Paolo Spada, un prototipo su pianale Fiat Punto, mai mostrato al pubblico e profondamente diverso dal modello di serie.[2]
Nei progetti di espansione della gamma era previsto un modello SUV a trazione integrale, denominato ForMore, con un design ispirato alla Forfour, ma basato sul pianale della Mercedes-Benz Classe C, con motori benzina e diesel da 1.800 fino a 3.000[3]; tuttavia, non è mai entrato in produzione a causa delle scarse vendite della ForFour.[4]
Con la nuova arrivata, il marchio Smart “sbarca” negli Stati Uniti attraverso i concessionari Mercedes-Benz. Di fronte a un iniziale numero di 24 000 esemplari venduti nel 2008, tuttavia, nel 2009 le vendite calano del 60% (14 600 esemplari). Ciò a causa, pare, di frequenti guasti meccanici. Secondo CNW Marketing Research, solo l’8,1% dei clienti smart di New York l’acquisterebbe di nuovo, mentre la percentuale sale al 19,8% per i clienti di San Francisco[9].
Per la terza generazione viene siglato un accordo di produzione con Renault per lo sviluppo congiunto della nuova Fortwo e della Renault Twingo. Sulla stessa base, a motore e trazione posteriore, nascono tre modelli: le nuove Fortwo, a due posti, e Forfour (una versione allungata della Fortwo) e la nuova Renault Twingo.[10] I motori al lancio sono 2, un 999 aspirato e un 900 Turbo, entrambi di origine Renault. Inoltre per la prima volta viene proposta con cambio manuale oltre a un nuovo automatico a doppia frizione.[11]
Dal 2020 la Casa commercializza solo auto completamente elettriche.[12] Il motore montato posteriormente ha una potenza di 82 CV mentre la batteria di capacità di 17.6 kWh, portando la Smart EQ Fortwo Coupé ad una autonomia massima di 159 km in ciclo NEDC.[13]
[fonte wikipedia]